Codice di comportamento dei dipendenti pubblici
Il Codice, emanato con DPR 62/2013, con successive integrazioni anche pattizie, definisce gli obblighi minimi richiesti a ciascun dipendente della P.A., in relazione a responsabilità e sanzioni connesse in violazione dello stesso. Il DPR n. 81/2023 di pari oggetto introduce modifiche al Decreto precedente riguardanti in particolare l’utilizzo delle caselle di posta elettronica istituzionali e degli strumenti informatici da parte dei lavoratori. In sintesi i contenuti sono i seguenti:
- determinazione di obblighi minimi richiesti a ciascun dipendente (diligenza, lealtà, buona fede, equità, trasparenza, imparzialità, obiettività e buona condotta, attraverso regole di comportamento concrete e applicabili);
- rispetto delle norme sul segreto d’ufficio e sulla tutela dei dati personali;
- divieto di ricevere regali come corrispettivo per le prestazioni amministrative;
- disponibilità e collaborazione nei rapporti con le altre pubbliche amministrazioni;
- obbligo di astensione in caso di conflitto di interesse;
- principi e direttive del comportamento in durante il servizio, ed anche privato in alcuni casi;
- astensione da azioni arbitrarie che possano arrecare danni;
- definizione della responsabilità e di sanzioni connesse alla violazione del Codice
- utilizzo account istituzionali per soli fini connessi all’attività lavorativa;
- divieto di utilizzo della posta elettronica istituzionale per la diffusione di messaggi lesivi del prestigio decoro è immagine dell’amministrazione di appartenenza.
Di seguito il codice generale D.P.R. 62/2013 e D.P.R. n. 81/2023 contenente modifiche ed integrazioni:
Regolamento_Codice_Comportamento_Dipendenti_Pubblici_16-04-2013.pdf